Nicola Berardino

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Nicola Berardino classe 1961 di Briga Novarese, è uno dei pochi artisti professionisti presenti nella provincia di Novara.

L’artista che svolge questa professione da più di trent’anni, ha affinato la sua formazione artistica a Parigi, affascinato dai grandi artisti impressionisti come Monet, Manet, Degas e Renoir: nella capitale francese aderisce a questa corrente, definisce e perfeziona la sua tecnica, la cui particolarità è realizzare tutti i suoi dipinti “a spatola”, metodo dalla grande difficoltà di esecuzione, ma dal risultato eccezionale.

Le acque del lago d’Orta e Lago Maggiore, scorci veneziani, vedute di Portofino e Positano: Nicola Berardino è maestro nell’accostamento cromatico, attraverso il quale anima i soggetti rappresentati nelle sue opere, siano essi giochi d’acqua, di luce, o riflessi dalle mille sfumature.

Espone in Gallerie italiane ed europee, su un circuito di navi da crociera americane, realizza mostre personali sia in Italia che all’estero.

Nell’ultimo periodo ha affiancato una nuova collezione basata sull’utilizzo esclusivo di due colori, il bianco ed il nero, accostati sfruttando le loro infinite sfumature.

Scelta della spatola:

“Credo che la scelta dell’utilizzo di uno strumento così complesso derivi dalla forte attrazione che ho sempre provato per la “materia”, per la possibilità di dare una consistenza tangibile ai miei lavori, che di certo risultano gran impatto. A ciò si aggiunge il fatto che , comunque, la spatola mi permetteva di rivisitare in modo nuovo la tecnica impressionistica con cui ero entrato in contatto nel mio soggiorno parigino.”

Orta San Giulio sede di riferimento:

“Per due motivi principali: da un lato perché ho sempre creduto nella potenzialità turistica di questa incantevole zona, e quindi nella possibilità di far conoscere la mia arte a livello globale; dall’altro perché la zona del Lago d’Orta ha ispirato da sempre artisti, scrittori e filosofi ed esercita, in generale, un notevole fascino per chiunque dimostri una particolare sensibilità verso l’arte.”